giovedì 10 dicembre 2009

spizzichi e bocconi

In quest'ultima mail troverete: gli ultimi km percorsi, gli ultimi giorni in Thailandia e vari pezzi "rifiutati dall'editore". Insomma potete tranquillmente evitarla...
Ringraziamo e salutiamo tutti e approffittiamo per dire che abbiamo sempre risposto a tutti/e. Se non avete ricevuto risposte e' perche' non abbiamo mai ricevuto la vostra mail o voi la nostra (cosa successa parecchie volte, anche con i parenti).

Tutti a festeggiare il re
A Sa Kaeo, mentre prendiamo un caffe' (fermando un moto-baracchino al volo), arriva uno strano personaggio, con evidenti problemi psichici, che parla il Thai e si assicura che otteniamo dalla venditrice quello che vogliamo (anche se avevamo gia' ordinato). La venditrice ammicca e ci guarda un po' perplessa. Lui ci dice di essere svedese e che considera tutti gli europei "fratelli", ma... gli americani no! Ci fa le solite domande e alza il pollice quando gli diciamo che viaggiamo in bici e poi se ne va.
La tappa successiva ci porta a Chachoengsao, oltre 130 km di sali scendi dolci e strada tranquilla tra i campi di canna da zucchero e alberi che assomigliano a pioppi.
Incontriamo un cicloturista di 72 anni che ne dimostra almeno 10 in piu'. Sta andando in Cambogia e ci fa qualche domanda. E' messo maluccio forse perche', ci racconta, qualche anno fa ha avuto un attacco di malaria fulminante che lo ha reso incosciente per due mesi. Nemmeno in Canada (vive la' anche se e' tedesco) gli avevano dignosticato la malattia. Nonostante tutto ha sempre voglia di viaggiare in bici.
Prima dell'arrivo, abbiamo l'ultimo incidente di percorso, Gaia prende qualcosa e taglia il copertone quasi nuovo, forando: fortuna che abbiamo ancora i ricambi!
Fatichiamo a trovare un hotel, ma una topaia che ci aspetta c'e' sempre! Fa talmente schifo che il giorno dopo andiamo a cercare qualcos'altro. Decidiamo, infatti, di fermarci qui due giorni per andare a visitare il famoso mercato (talat) flottante di Ban Mai.
La citta' e' gigantesca e il suo mercato notturno vivace e ben formito e Talat Ban Mai merita senz'altro di essere visitato. Entri e sei in Cina! Non ci sono farang, ma solo turisti locali/orientali. Le case, tutte in legno, sono di fine '800 e le bancarelle offrono anche specialita' mai viste (e non e' che non ne abbiamo viste...), ma e' la luce, l'atmosfera e la posizione sul fiume che lo rendono interessante e cosi' diverso da ogni altro fin'ora visto. Gaia ne acquista la maglietta!
E poi... poi l'ultima tappa: dritti nell'inferno di Bangkok, per fortuna con il traffico "leggero" della domenica (invece che 10 milioni di automezzi solo 7!). Questa volta, pero', abbiamo acquistato e indossiamo le mascherine che qui usano in molti...
Gia' dal giorno prima del nostro ingresso nella megalopoli, sono iniziati i festeggiamenti per il compleanno del re, quest'anno particolarmente sentito perche' e' molto malato e potrebbe essere il suo ultimo... Molte le strade bloccate e il traffico deviato, insomma questo con l'aggiunta dell'imminente Natale e le orde di turisti, rende la citta' ancora piu' caotica.
I festeggiamenti si protraggono eccezionalmente, a furor di popolo, per una settimana intera fino al 13, giorno in cui partiremo. Viene rimandata anche la manifestazione dei sostenitori di Taksin (che nel frattempo e' diventato consigliere economico del governo cambogiano, come se Berlusconi diventasse consigliere antimafia del governo albanese...). Fuochi pirotecnici spettacolari accompagnano le serate per tutta la settimana (ce ne e' anche a forma di cuore!).
Noi ci buttiamo, prima, nuovamente nel centro commerciale della City, poi, a Chinatown non senza aver sperimentato il trasporto pubblico lungo fiume (Chao Phraya) molto piacevole soprattutto in una citta' cosi' trafficata.
Questa Chinatown e' forse la piu' bella e dinamica mai vista, anche se si fatica a muoversi (e respirare) in alcuni punti. Ci viene sempre piu' voglia di visitare la Cina vera!
Rincontriamo il tedesco "fuggito" dalla psichiatria teutonica incontrato a Chaya, manchiamo invece l'incontro con Hirsch (il cicloturista americano incontrato in Cambogia) perche' ha la bici a riparare e stiamo da parti opposte della citta'; ci teniamo in contatto e forse ci verra' a trovare in Italia...
Durante questo anno di viaggio, ne abbiamo viste tante, di cose belle e di cose brutte, alcune non le scorderemo mai: la stellata sopra Lake Tekapo, il tramonoto del sole e il contemporaneo sorgere della luna nell'outback, gli ululati dei dingo, i mille colori di pappagalli e farfalle, il rumore assordante della giungla la notte, il volto di mamma orango. I volti delle persone. I sorrisi. I saluti.
Ma, parafrasando Saramago, il viaggiatore sa che non ha visto nulla se non ha visto quel luogo al tramonto e all'alba, che non ha visto nulla se non ha visto quel luogo coperto di neve e arroventato dal sole, che non ha visto nulla se non ha visto quel luogo coperto di foglie in autunno e di fiori in primavera.
Abbiamo visto qualcosa. Ora il freddo inverno milanese ci attende. Chissa' quali fiori stanno sbocciando in Nuova Zelanda...

Diamo i numeri
Partite a scala quaranta: circa 450 tra pre cena e post cena.
Partite a dadi: almeno 1.000. Ci si giocava anche in tenda, ci giochi quando sei stanco, mentre aspetti qualcosa...
Litri d'acqua bevuti: siamo passati dal picco di 12 litri al di' nell'outback australiano ai 3 litri nell'inverno della Great Ocean Drive. Facendo una media, sono circa 2.100 litri consumati. Ci teniamo a sottolineare che in NZ, AUS, Singapore abbiamo utilizzato solo acqua del rubinetto (anche la misteriosa bore water) che neanche a casa... In Malesia, Thailandia e Laos abbiamo quasi sempre potuto utilizzare distributori di acqua potabilizzata o approfittare della gentilezza di hotel e ristoranti. In Cambogia e a Sumatra abbiamo spesso utilizzato le nostre pastiglie potabilizzanti. Abbiamo cosi' ridotto al minimo l'acquisto di bottiglie di plastica, alcune hanno addirittura fatto la muffa (sara' colpa della bore water?).
Kilogrammi di frutta consumati: circa 600 kg, insomma non siamo riusciti a battere il record del buffet degli elefanti...
Quantita' di uova mangiate: non siamo grandi consumatori di uova che nella nostra normale dieta entrano al massimo nella preparazione di qualche frittata, souffle', torta...
Ma quest'anno a partire dall'ingresso in Asia, volenti o nolenti, abbiamo mangiato spesso due uova al giorno. Facendo una media, abbiamo mangiato in 5 mesi circa 200 uova! Coccode'!
Litigi: uno dopo colazione, innescato dalla domanda di Gaia: "Dove dobbiamo arrivare, oggi?"; uno a meta' mattina, innescato dalla domanda di Gaia: "Ma tu non stai facendo fatica?"; uno prima di pranzo, innescato dall'affermazione perentoria di Ale: "Io ho fame!"; uno a meta' pomeriggio, innescato dall'affermazione perentoria di Ale: "Io ho fame!"; uno per cena, innescato dalla domanda di Gaia: "Fai tutta quella pasta?" o dall'affermazione: "Non ti lamentare se poi ti viene la pancetta...". Per complessivi litigi: vedi litri di acqua consumata.
Copertoni consumati: sette (l'ottavo sara' cambiato a casa, il copertone anteriore di Ale ha retto da Singapore a Bangkok, con tutto quello che ci sta in mezzo).
Camere d'aria: otto. Dopo la sesta riparazione le devi proprio buttare (impossibile, invece, contare il numero di forature).
Luoghi in cui abbiamo dormito (campeggi, ostelli, hotel...): piu' di duecento.
Meccanici a cui ci siamo rivolti: 9. Ma in molti altri abbiamo comprato pezzi di ricambio o chiesto consulenze. Continuiamo a sconsigliare di rivolgersi a Woolley's a Sidney!
Quantita' di crema solare spalmata: 2.200 ml. La maggior parte della quale lasciata da altri, soprattutto negli ostelli. Protezione sempre, anche se si e' gia' abbronzati, quando si sta molte ore al sole a pedalare! Il sole puo' essere cosi' forte da abbronzarti la schiena anche attraverso la maglietta da bici.
Quantita' di crema "salva chiappe": 100 ml. Mitica!
Quantita' di crema "ripara chiappe": 80 ml. Mitica!
Barattoli et simili: nel periodo di punta, siamo stati in possesso e hanno viaggiato con noi piu' di 30 barattoli e tubetti ricaricabili di plastica, da quello per il grasso della bici a quello multiuso per marmellata e miele. Ci siamo alla fine dimenticati di fotografarli tutti insieme, tipo foto di classe.
Cani affrontati: in Thailandia, almeno un cane al giorno ha attentato alla nostra incolumita', ma in alcuni casi ci sono stati interi gruppi di cani. Diciamo 90 cani? Su tutti spicca il famoso pitbull...
Kilometri percorsi in bici: superati i 15.500 km!
(pezzo rifiutato dall'editore con la seguente motivazione: inutilmente tassonomico!)

Codici stradali

Le guide turistiche si soffermano spesso lungamente sulla pericolosita' e spericolatezza della guida nel sud-est asiatico e altrove. Per ogni Paese, viene riferito che l'unica regola e' che ha la precedenza il mezzo piu' grosso. Ma questo e' soltanto il punto di vista superficiale di noi occidentali. Un codice stradale in realta' esiste ed e' rispettato in maniera ligia. Bisogna pero' imparare a conoscerlo. Ad esempio, il cartello stradale "divieto d'accesso" e' cosi' codificato: quando (non se!) andate contromano, dovete tenere il piu' possibile la destra (o la sinistra a seconda dello Stato) e dare la precedenza al mezzo che viene in direzione opposta (anche a una bici!).
Quando il semaforo e' rosso, non c'e nessun problema se girate a destra (o a sinistra...), ma dovete guardare attentamente che non arrivi nessuno negli altri casi.
Lo specchietto retrovisore serve a controllare che il carico non vada disperso e, in subordine, la crescita di nuovi peli superflui sul volto. Se si rompe, tenete percio' in macchina un qualsiasi specchietto e fissate bene il carico.
Quando superate un veicolo o vi immettete in carreggiata, il mezzo che rimane dietro di voi e' l'unico a doversi preoccupare...
(pezzo rifiutato dall'editore con la seguente motivazione: l'editore si addormenta a questo punto della lettura)

Piccoli record
Ale ha utilizzato lo stesso paio di mutande per 150 (centocinquanta) giorni nell'arco del viaggio, lanadole, bien sur. Il penultimo giorno ha affermato: "Non sono piu' elastiche; si sono irrigidite..." e Gaia: "Ma non le dovevi buttare?" Ale: "Sono solo un po' lise... sono quasi nuove, me le ha regalate mia sorella lo scorso Natale..."
(pezzo rifiutato dall'editore con la seguente motivazione: impossibilita' di registrare il record!)

Dal nostro corrispondente a Siem Reap Marie Anne Jumpers
Qui la situazione e' disastrosa: trovare una piscina a forma di cuore o multivasche con idromassaggio e' impensabile. Se Cristo si e' fermato ad Eboli, qui non ci e' proprio mai arrivato e la civilta' si e' fermata all'Angkor Wat...
La noia la fa da padrona! Io a New York gareggiavo con la Hillary Clinton in fatto di vestiti e bon ton, ma qui cosa ci sto a fare io? E chissa' che fine a fatto quella cornuta della Hillary...
Quando mi hanno inviato qui, mi hanno detto di leggere un tale Tiziano Trezzano o qualcosa del genere... ma ho guardato la bibliografia non c'era niente che non mi facesse addormentare gia' dal titolo. Poi mi sono precipitata su "A macchia di leopardo" pensando che fosse una guida pratica all'acquisto di pellicce pregiate nel sud-est asiatico. E invece nulla, nulla di nulla... Ma chi si ricorda e chi vuole sapere delle guerre di trent'anni fa!
E anche la cucina e' un problema. Mentre sei li' che mangi nel tuo bel ristorantino, vengono questi qui a farti "gnam gnam" per farsi dare due soldi. Ma lasciami stare che mi rimane il dolce sullo stomaco! e poi gnam gnam lo faccio io che prendo antipasto, primo secondo, terzo e birra e whisky a volonta'. On the rocks, per fortuna.
E ce ne sono di quelli che vengono li' senza una gamba, senza un braccio... come e' poco chic ostentare le proprie amputazioni! E che noia! Dico, se gia' hai perso una gamba e ti hanno dato l'arto bionico, non puoi venirti a lamentare perche' hai perso anche il braccio e vai in giro col moncherino...Come diceva la mia maestra, la distrazione si paga sempre! . Qui c'e' un intero popolo di distratti!
(pezzo rifiutato dall'editore con la seguente motivazione: ma no dai, no!)

PS. Qualcuno ricordera' Maria Giovanna Maglie, per molto tempo corrispondente inutile per la RAI da New York. Questo pezzo e' "dedicato" a lei e ai suoi inutili servizi giornalistici. Ma anche ai molti barang simili a lei visti a Siem Reap.

Apprendimenti impossibili
Ale e' partito con l'intento di emulare Siddartha: saper pensare, saper aspettare, saper digiunare. Nel corso di questo anno, e' apparso chiaro che i tre pilastri si stessero rideclinando nel seguente modo: aspettare, poco; pensare, male; digiunare, mai!
L'obiettivo e' completamente fallito.

Certo e' brutto finire cosi': Bangkok - Milano via Londra, qualche ora di volo e neppure su un materasso...

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