Siamo a Hervey Bay, Queensland, un altro stato. Un altro fuso orario! La pioggia l'ha fatta da padrona negli ultimi giorni, un po' l'abbiamo presa, un po' l'abbiamo vista, ma ne e' venuta tanta che molti posti sono stati evacuati e i telegiornali ne parlano da giorni (la stagione delle piogge dovrebbe essere finita con marzo, piu' o meno). Abbiamo persino investito in una cabin perche' in tenda c'eravamo solo noi e cinque cinesi. Non nella nostra tenda, per fortuna! La pioggia ha colpito soprattutto l'orrendamente distrutto tratto di costa che si chiama Gold coast, sara' la rivincita della natura?
Sappiamo che anche in Italia un forte terremoto ha fatto molti danni, ma la notizia ai tg locali e' stata brevissima. Oggi apprendiamo che ci sono anche dei morti. Immaginiamo ora il faccione berlusco che si aggira tra le macerie, dopo averlo visto abbracciare Obama!!! Riuscira' a propagandare ottimismo anche tra la popolazione colpita?
L'Australia che nessun vorrebbe vedere
Lasciata Byron Bay, procedendo verso nord, arriviamo a Tweed Heads: sembra di essere alla rotonda di Carugate o di Baranzate di Bollate. Tutto un centro commerciale e macchine, tante, in coda: e' sabato e si consuma il rito consumistico dell'acquisto compulsivo. Superati i centri commerciali, giriamo a sinistra e un cartello ci dice: "Welcome to Coolangatta": siamo approdati nel Queensland, tra un palazzone e uno shopping centre! Nessun altro segnale. Apprenderemo solo in seguito che e' cambiato anche il fuso!
La costa che seguiamo e' orribile e, nonostante l'hotel Rapallo, Gaia sostiene di essere a Borghetto S. Spirito. Si susseguono albergoni tra cui l'On the beach hotel, il Just on the beach motel e l'Almost on the beach. Noi pedaliamo il piu' velocemente possibile via da questa pseudo Miami/Las Vegas.
Ci fermiamo, nostro malgrado, a Southport perche' vogliamo rivedere l'australiano conosciuto in NZ che abita li'. Passeremo una bella serata tra australiani stile Woody Allen che si ritrovano una volta la settimana per suonare (sono piuttosto bravi) tamburi di ogni tipo e provenienza (ma non il didjeridoo), in una splendida casa nel parco nazionale di Lamington.
La reazione di questo australiano medio, che fa il podologo in provincia, alla notizia della chiusura della costa causa branchi di squali e' stata:"Ma quello era la settimana scorsa!"
Da Southport cercheremo di raggiungere Brisbane, ma risultera' impossibile perche' in questo tratto c'e' solo la motorway dove le bici non possono andare. Prenderemo il treno per ca. 60 km.
Brisbane
Meglio, molto meglio di Sydney, ma niente to write home about... stupenda invece la mostra:"The China project" alla locale modern art gallery, dovesse arrivare anche li' da quelle parti.
Entriamo anche nel museo della Town hall, stiamo per andarcene, allorche' veniamo fermati da un usciere. E' greco, ci tiene a farcelo sapere appena scopre che siamo italiani. Ci dice che la torre dell'orologio sta per chiudere e che dobbiamo affrettarci. Come Alice nel Paese delle meraviglie, entriamo nel vortice del "fa brutto dire di no" e ci affrettiamo su per l'ascensore, non sapendo bene perche'. Di sopra, la vista e' completamente impedita da una serie di mostruosamente alti edifici stile grattacielo e non si vede assolutamente nulla se non gli edifici stessi. Riscendiamo velocemente, ma appena usciamo per andare all'ascensore, un altro usciere donna ci dice:"Tra quattro minuti suonano le campane, potete vederle", sospingendoci nuovamente verso la torre. Fa brutto dire di no: rieccoci in cima alla torre per vedere i martelloni che battono sulle campane le tre. Finalmente, possiamo andarcene, certi di non urtare i sentimenti di nessuno...
Anche per uscire da Brisbane, un complicato sistema viario stile Polystil, ci costringe ad arrenderci nuovamente al treno che ci porta alle Glass House Mountains (ca. 50 km).
Brisbane encounters
In uno shopping mall, vediamo due cicloturisti, i primi fin'ora in Australia. Piu' anziani di noi. Li apostrofiamo cosi' sulla scala mobile:"Siamo anche noi cicloturisti!" (con un entusiasmo insensato). Non rispondono e non sorridono. Poi lei ci dice in un inglese stentato:"Siamo polacchi, non parliamo inglese". La conversazione ha termine.
Glass House Mts.
Questo posto, fuori dai circuiti turistici mainstream, e' davvero magico e abbiamo la fortuna di vederlo in una splendida giornata di sole. Trattasi di zona vulcanica pianeggiante da cui si elevano pero' una serie di cime (tra i 100 e i 500 m) dalle forme bizzarre che sono cio' che resta, dopo milioni di anni di erosione, dei coni vulcanici. La valle e' coperta di vegetazione e con lei tornano i pappagallini. Noi siamo saliti sul Ngungun dove abbiamo visto il raro glossy black cockatoo. Dalla cima, si ammira il paesaggio a perdita d'occhio. Dall'alto del look out' che raggiungiamo invece scalando con le bici, si possono vedere tutte le 6 cime legate tra loro da una leggenda aborigena che spiega anche la presenza di numerosi corsi d'acqua in una regione altrimenti arida.
Fauna
Ormai abbiamo una certa dimestichezza con i campeggi locali che sembrano tornare finalmente ad avere le cose a cui eravamo abituati in NZ (una cucina!). Possiamo quindi dire che sono posti strani, sempre pieni di gente anche nei posti dove meno te lo aspetteresti. Ma non ci sono quasi mai turisti europei o nordamericani. Ci sono turisti australiani con mega camper/caravan e soprattutto molte persone che ci abitano: famiglie, anziani e anche qualche persona, diciamo, liminare (possiamo citare tale Drifter che vendeva un'intera collezione di dvd di film di J. Wayne e aveva una casupola da foto, ornata di ogni tipo di nanetto/statuetta da giardino, dal basso all'alto, da destra a sinistra, da Gongolo a Lassie).
Probabilmente e' un'alternativa a basso costo all'abitare in un appartamento o forse ci sono molti lavoratori stagionali, chissa' se lo scopriremo strada facendo.
Gli unici altri campeggiatori con tenda fin'ora incontrati sono stati i succitati 5 cinesi, alloaggiati in tre tende, una delle quali, senza telone esterno, posta all'interno della veranda di quella piu' grossa. E non e' che lo spazio mancasse. Inavvertitamente, abbiamo utilizzato un loro straccio per pulire e la conversazione non e' mai decollata.
Abbiamo anche condiviso lo spazio con uno dei ragni velenosi che popolano questa terra, assomigliava ad una vedova nera ed e' rimasto per fortuna sul tubo della cabin dove stavamo. Era veramente spaventoso. Un serpente ha poi tagliato la strada ad Ale mentre camminavamo sul sentiero per andare in cima al monte. Non sappiamo di che tipo, ma siamo ormai decisamente nella zona serpentosa per eccellenza.
Australia zoo
Che dire? odiamo gli zoo, ma questo posto e' veramente un'altra cosa. E' stato pensato e realizzato, nella sua forma odierna, dal compianto Steve Irwin (sapete il tizio che amava coccodrilli e serpenti che si vedeva nei documentari fino a qualche tempo fa?) e a cui hanno anche dedicato una sezione della locale strada principale.
Ne parleremo diffusamente a chi e' interessato!
Itinerario continua
Un altro posto che, sebbene urbanizzato, ha conservato tutta una zona umida incredibilmente bella e selvaggia che e' parco nazionale e' Noosa Heads: spiagge e onde dei film tipo "Un mercoledi' da leoni" con in piu' un entroterra tutto da scoprire fatto di fiume e altri corsi d'acqua minori che si buttano nel mare. Un'incredibile varieta' di uccelli e di flora preservata. Sulla spiaggia, tantissime, innocue, medusine blu come ce n'erano anche in Liguria quando eravamo piccoli.
Passiamo anche per Pomona, dove si vanta l'unico cinema di film muti al mondo: proiettavano un film con R. Valentino e il primo King Kong!
La strada e' punteggiata di ranocchiette vive e morte, lunghe ca. un pollice, di farfalle multicolori, vive e morte. C'e' anche il primo ornitorinco che vediamo, purtroppo morto.
Le macchine della polizia di qui sono veramente zarre, come nemmeno negli anni '70 nei film. Veramente imbarazzanti, poi, le divise di molte categorie di lavoratori: shorts caki cosi' minichenemmenolemodelle indossati persino dai guidatori di bus!
Passiamo anche (esiste davvero!) il paese di Sleepy Hollow!!!
La hwy. adesso si chiama Bruce (come Springsteen) ed e' spesso cosi' stretta che ieri (pioveva a dirotto) siamo stati costretti a uscire piu' volte dalla carreggiata per evitare di farci stirare dai camion che a folle velocita' la percorrono. Venivamo letteralmente sommersi dall'acqua sollevata dalle loro enormi ruote.
Abbiamo passato anche il paese (Maryborough) del creatore di Mary Poppins, dove c'e' anche una statua in suo (di lei) onore.
Richieste
Lanciamo ora un appello: chi ci puo' dire che diavolo e' la canola? sia qui che in NZ il suo olio va per la maggiore (forse e' il frutto della palma?). Abbiamo deciso di provare una tipica bibita di qui a base di sarsaparilla (si', proprio quella che bevono i puffi!!! esiste!): e' orribile. Ma che cosa e'? sappiamo solo che trattasi di radice.
Non e' vero che facendo tanta attivita' fisica si puo' mangiare tanto. Quindi, come deciso democraticamente in equipe Ale (Ziliani), Pietro (Zanirato), Luca (Valentini) e Milto (Filos) iniziano da oggi una dieta che tolga loro la pancetta! Supervisionera' la tenuta del regime Chiara (Ratiglia) cosi' come condiviso.
Domani, se tutto va bene, andiamo su Fraser island che sembra essere l'ottava meraviglia del mondo. Vi sapremo dire. Le nostre bici restano qui: e' un'isola interamente di sabbia.
Buona Pasqua a credenti ed atei.
martedì 7 aprile 2009
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